venerdì 5 marzo 2021



 LA PEDAGOGIA DI DEWEY

Parallelamente alle nuove scoperte scientifiche, molti studiosi iniziarono a delineare un impianto su come dovesse essere messa in atto l'innovazione in ambito pedagogico: il maggiore apporto fu dato da fiolosofo e pedagogista statunitense John Dewey, che si mosse in maniera sistematica, fiolosofica e politica.

Una delle sue opere più importanti è sicuramente il saggio il mio credo pedagogico, in cui l'educazione viene presentata come un processo attraverso il quale l'individuo assimila le conoscenze, le abilità e le tecniche, conquistate dall'umanità nel suo cammino storico. L'educazione è inoltre un processo si stimolazione e rafforzamento delle potenzialità individuali. Sul piano sociale si deve agire nella consapevolezza dei vincoli e delle regole che governano la convivenza tra esseri umani, favorendo l'inserimento costruttivo del bambino nella società in cui vive. 

Scuola e società è invece il resoconto dell'esperienza compiuta dalla scuola sperimentale annessa alla facoltà pedagogica di Chicago, basata sulle attività manuali, sulla corporazione e sulla soluzione dei problemi. In questo senso, la scuola va organizzata secondo le esigenze e gli interessi dei fanciulli. La scuola è inoltre concepita come progressiva, poiché presuppone lo sviluppo graduale dell'allievo, partendo dal contesto in cui vive. Successivamente, questa idea verrà completata in Democrazia e educazione, in cui l'educazione viene concepita come un'attività sociale in cui l'individuo eredita i concetti di bene e male, che tende alla democrazia, ovvero alla convivenza pacifica.

Un altro punto cardinale della pedagogia di Dewey è l'esperienza, vista come base di ogni conoscenza, e viene rappresentata come intreccio evolutivo tra l'essere umano e la natura: una teoria ha significato vitale solo se validata dall'esperienza. Il pensiero pensiero è lo strumento necessario perché questo accada, poiché permette di verificare continuamente la validità delle affermazioni, dunque di immergersi nell'esperienza per trasformarla . L'esperienza è feconda, se permette di comprendere i significati sottesi all'esperienza e le conoscenze  che ne deriva.

Alla base della concezione teorica della scuola attiva, sta la concezione del sapere come processo in continua evoluzione, in cui i saperi sono sottoposti a continua rivalutazione e verifica. Per creare un ambiente favorevole all'apprendimento è necessario assecondare i desideri, le capacità individuali e i bisogni dei fanciulli. La pecca dell'ambiente scolastico tradizionale sta nel fatto che esso non è vitale: non lascia spazio ad interpretazioni e permette solo la sottomissione ad esso. 

Un altro importante caposaldo della concezione pedagogica di Dewey,è la concezione dell'educazione come partecipazione dell'individuo alla conoscenza sociale della specie, che trova la sua manifestazione nella vita democratica. Se la società democratica è il prodotto dell'intelligenza tra gli uomini, educare all'intelligenza è necessario. Infatti, per quanto la sua concezione pedagogica sia pragmatica ed empirica, egli non disdegna le finalità etiche dell'istruzione: essa doveva infatti guidare l'umanità verso una nuova fede, segnata dalla scienza e dalla tecnica. 

La concezione di Dewey fu essenziale per il rinnovamento scolastico negli Stati Uniti, e ben presto egli divenne uno dei portavoce per i diritti dell'infanzia, anche se in un momento non facile a causa dell'instaurarsi dei totalitarismo in Occidente. 

DOMANDE PAGINA 22

1. Sul piano sociale, secondo il filosofo,  si deve agire nella consapevolezza dei vincoli e delle regole che governano la convivenza tra esseri umani, favorendo l'inserimento costruttivo del bambino nella società in cui vive: in tal senso la scuola deve essere come una piccola comunità.

2.  l'esperienza è vista come base di ogni conoscenza, poiché permette di confutare e rivalutare continuamente i saperi.

3.Se la società democratica è il prodotto dell'intelligenza tra gli uomini, educare all'intelligenza è necessario.

4. si, nell'educazione sono comprese anche delle finalità etiche, poiché essa guida l'umanità verso una nuova fede, segnata dalla scienza e dalla tecnica. 



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