venerdì 15 gennaio 2021

I LATI NEGATIVI DELLA GLOBALIZZAZIONE E I NO GLOBAL
 Molti studiosi che si sono occupati di studiare la globalizzazione ne hanno evidenziato gli aspetti critici. Infatti, sopratutto a proposito della globalizzazione economica, è stato osservato che il prezzo da pagare per la globalizzazione delle merci è il non altrettanto globalizzarsi dei diritti: anzi spesso vi è un annichilamento di questi.

Inoltre la grande diramazione e diffusione di modelli culturali standardizzati, a fronte della necessità umana di identificarsi ha portato ad un grande senso di insicurezza. Sono per questo nati movimenti subculturali, che cercano su contrastare la globalizzazione, favorendo la loro cultura locale. 

Esistono anche dei movimenti (hanno diversa forma e natura) che si oppongono in modo diretto e conciso alla globalizzazione: i no global. I no global sono dell'idea che questa globalizzazione non sia affatto globale, ma che benefici sono un settore della società. Infatti, se questo processo non viene moderato, il mondo intero finirà per seguire un'ideologia neoliberista, che arricchirebbe unicamente le multinazionali e i governioccidentali. Si propone dunque un rinvigorimento delle piccole realtà economiche e culturali. Pur essendo un movimento con sedi frammentari, i no global sono riusciti a compiere azioni concrete ed efficaci, come da esempio il G8 di Genova; sono anche riusciti a portare ai governi problematiche quali le differente tra il mondo povero e il mondo ricco e la necessità di creare scenari mondiali più equi.

DOMANDE PAGINA 348

1. la nascita delle subculture è data dalla necessità umana di indetificarsi, messa in crisi di fronte alla tendenza alla globalizzazione culturale: in tal senso, le subcultura propongono la riascesa delle culture locali.

2. Le idee che accomunano i no global sono che I no global sono dell'idea che questa globalizzazione non sia affatto globale, ma che benefici sono un settore della società. Infatti, se questo processo non viene moderato, il mondo intero finirà per seguire un'ideologia neoliberista, che arricchirebbe unicamente le multinazionali e i governioccidentali. Si propone dunque un rinvigorimento delle piccole realtà economiche e culturali.

3.  i no global sono riusciti a compiere azioni concrete ed efficaci, come da esempio il G8 di Genova e a portare ai governi problematiche quali le differente tra il mondo povero e il mondo ricco e la necessità di creare scenari mondiali più equi.


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