I NUOVI LIBRI DI TESTO
In seguito alla laicizzazione della scuola si dovette compiere un ulteriore passo: la laicizzazione dei libri di testo.
Comparvero a tale scopo i libri pubblicati dagli illuministi come Basedow, trasmettevano valori laici, senza escludere il rispetto di quelli religiosi: elogiavano la laboriosità, l'uomo della ragione e inducevano ad amare la scuola. Questi ammonimenti avevano lo scopo di mantenere l'ordine sociale.
Sul piano didattico questi libri proponevano l'insegnamento dell'alfabeto attraverso testi brevi; non mancavano i testi scientifici, nei quali si spiegava l'utilità pratica. In generale miravano a stimolare il ragionamento negli alunni, non la memorizzazione come facevano i testi religiosi.
Gli insegnamenti morali erano veicolati da esempi, in cui ad un'azione buona corrispondevano ricompense positive e viceversa; tutto in chiave laica ovviamente: non vi era alcun riferimento al peccato divino.
Il tema dell'utilità della scuola ritornava con insistenza: nelle comunità sopratutto campagnole era necessario stimolare le persone a voler intraprendere un percorso scolastico.
DOMANDE PAGINA 252
1. i libri di testo tradizionali contenevano insegnamenti morali religiosi.
2. i libri cercavano di trasmettere il buon comportamento per mantenere la società disciplinata e l'amore per la scuola.
3. i libri di Falbiger presentavano insegnamenti morali di matrice laica, ma con accenni alla religiosità; dal punto di vista didattico proponevano l'insegnamento di materie sia umanistiche che scientifiche, atte a stimolare il ragionamento logico, non l'apprendimento mnemonico.
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