venerdì 23 ottobre 2020

LA PRODUZIONE FAMILIARE

La famiglia è per sua naturaanzitutto l'istituzione attraverso la quale la società produce se stessa. Nelle società premoderne la famiglia era anche il mezzo di produzione e di consumo di beni. Oggi invece lo stesso non avviene: è infatti il singolo individuo a lavorare in fabbrica. Nonostante questo la famiglia continua a rappresentare un soggetto economico come somma delle attività e dei reditti dei suoi membri.

LA DISTINZIONE TRA UOMO E DONNA

Per lungo tempo furono gli umoni e i giovani d entrambi i sessi a lavorare nelle fabbriche, mentre donne erano propense a dedicarsi ai lavori casalinghi, come la trasformazione dei beni, il mantenimento dei possedimenti e dei servizi a cura di bambini ed anziani. Questo portò all'individuazione di compiti specifici, legati ai sessi.

A ciò corrispose anche il progressivo diffondersi di una famigia nucleare.

IL RUOLO DELLA DONNA

In questo contesto si andò parallelamente a fondare l'idea del così detto dobbio salario dell'uomo: egli viene pagato non solo per il lavoro che svolge, ma anche in funzione del fatto che doveva mantenere la falmiglia. Questo ha ovviamente causato un ulteriore scoraggiamento del ruolo della donna all'interno del contesto lavorativo extradomestico.

 E' dunque nelle società industrializzate che si diffonde l'ideale della donna casalinga.

All'inizio del '900 le donne furono introdotte nel sistema di fabbriche, grazie alla catena di montggio. Nel corso del secolo di assistette al loro inserimento nel sistema bancario, di assicurazioni, di sistemi pubblici, non concedendoli però le possibilità di raggiungere cariche alte.

Nacquero al contempo delle figure lavorative considerate prettamente femminili come insegnanti, infermiere e assistenti sociali. Questi sono ruoli legati pur sempre ad ambiti di cura o educazione, seguendo lo stereotipo.

Nel corso degli anni Sesanta e Settanta del novecento di vide un fortissimo incremento dellla presenza femminile nei contesti lavorativi, pur rimanendo di importanza marginale. Per una emancipazione più consistente si dovettero spettare ancora una decina d'anni, in cui la donna potè intraprendere ruoli di amministrazione e direzione. Un grande problema rimaneva comunque la differenza di retribuizione tra uomo e donna nonostante le varie misure attuate per migliorare la situazione.

DOMANDE PAGINA 303
1. il processo di individualizzazione nella famiglia ha portato alla creazione di ruoli personali legati sia al contesto familiare che lavorativo.

2. con questa esprezzione si intende l'individuazione di determinati comportamenti che è considerato consono mantenere in determinati contesti.

3. il matrimonio oggi è concepito come atto di amore verso la famiglia, mentre una volta era una convenzione economica nella maggioranza dei casi. 

DOMANDE PAGINA 305

1.all'inizio del xx erano favoriti lavori come l'educatrici, le infermire e le assistenti sociali.

2. il principio del doppio salario per l'uomo si basava sul presupposto che il mantenimento della famiglia era a suo carico.

3. oggi le donne in ambito lavorativo sono completamente emancipate almeno in via teorica, anche se le discriminazioni e i diari di salario non mancano.

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