mercoledì 28 ottobre 2020


LA NASCITA DELLA PEDAGOGIA EMPIRICA: ITARD

 Nel 1800, nel dipartimento francese dell'Aveyron, un gruppo di cacciatori trova in una foresta, un bambino che catturano. Ha un aspetto nudo e sudicio; viene accolto in un piccolo villaggio dove desta l'interesse e la curiosità degli abitanti. La sua condotta si rivela ben presto incompatibile con il vivere del paese: egli graffia e morde chi gli si avvicina, ringhi e ruggiti sono la sua unica possibilità di comunicazione.

 La voce si sparge ed accende la curiosità di Parigi: il ragazzo viene portato in città dove viene rinchiuso  nell'Istituto per Sordomuti, sotto l'osservazione di psichiatri e psicologi. Soltanto il medico Itard, rifiutando la tesi dei colleghi che reputano il bambino un ritardato mentale irrecuperabile, decide di approfondire lo studio tentando un'educazione. Grazie a questo caso egli era convinto di poter finalmente t
rovare l'uomo appartenente allo stato di natura di cui aveva parlato Rousseau.

Il bambino viene così condotto a casa del medico che inizierà a prendersene cura cercando un possibile reinserimento del selvaggio nella vita sociale. Così, insieme alla governante Madame Guérin, dà inizio ad un processo di apprendimento apprendimento, con le rispettive ricompense e punizioni. Tale metodo si configurava nelle tecniche stilate dalla pedagogia sensista e rousseauniana, con metodi didattici in grado di suscitare l'interesse e di promuovere significativi progressi.

 È proprio durante una prova di apprendimento dei suoni delle vocali che il bambino viene chiamato Victor, per il suo strano modo di girarsi nel momento in cui sentiva “oh”. I progressi di Victor si riassumono nella comprensione di piccole domande abbinate a dei compiti estremamente semplici, come “portami dell'acqua” e nella sfera sensoriale  razionale, ma si fermarono quando si tentò di acquisire competenze legate all'astrazione. 

Crescerà col tempo il timore, da parte del medico, di una possibile fuga del ragazzo, dal momento in cui si legge in lui un'irrefrenabile voglia di libertà; la luna sembra rasserenarlo quando è alta nel cielo, e niente gli dà più sollievo che bere dell'acqua osservando candidamente la foresta innanzi a lui.


Per la prima volta, Itard confermò a livello empirico l'impossibilità di fornire ad un essere umano gli insegnamenti non ricevuti nel momento opportuno: il bambino che non dispone di cure amorevoli nei primi anni di vita perde per sempre le possibilità di sviluppare le proprie capacità cognitive, nonostante sia sano a livello biologico. Da questo il medico concluse che l'uomo allo stato di natura, ovvero non seguito da una società, è imperfetto ed incompiuto.

Da questo si può concludere che, come Richter, Itard vede nel bambino il futuro della società intera in potenza. I due però stipulano le loro conclusioni su basi diverse; possiamo dunque affermare che sia la ragione che l'affettività sono mezzi impostanti per il raggiungimento di un uomo completo. Con i due autori si vide nascere la pedagogia come scienza.


Riguardo questo caso fu anche prodotto un film, nel 1970:



DOMANDE PAGINA 237

1. per educare Victor fu adotta la pedagogia di Rousseau, ma anche nuove tecniche di educazione inventate da itard.

2. egli concluse che l'uomo allo stato di natura è imperfetto e che dunque necessita di un supporto sociale per sviluppare le sue competenze.

3, sia Richter che Itard elogiarono il contributo empirico, nel primo caso, e realistico, nel secondo caso, sull'investigazione pedagogica.

Nessun commento:

Posta un commento

SOCIOLOGIA A COSA PUO' PORTARE L'UTILIZZO DEI MEDIA? Con l'avvento dei meda, molti studiosi iniziarono a domandarsi su quali eff...