mercoledì 24 febbraio 2021


L'INIZIATIVE PER I GIOVANI

 Anche il mondo giovanile, subì, in questo periodo, delle profonde innovazioni, legate alla vita cittadina e alla sfera culturale. Nacque un nuovo modo di intendere la giovinezza: come un momento di ribellione e di esaltazione all'incoscienza. Nonostante questo si intrapresero degli studi atti a superare queste convinzioni, come ad esempio quelli di Stanley Hall: secondo i suoi studi, l'adolescenza era caratterizzata da sentimenti contrastanti e diversi turbamenti dovuta alla necessità di entrare nella vita adulta. Per sostenerli nella loro transizione era necessario che i giovani acquisissero un carattere forte, promuovendo i loro ideali come degni di interesse: solo in questo modo si sarebbe riusciti a superare il loro individualismo. 

Queste nuove concezioni si tradissero in delle nuove iniziative educative: la prima fu intrapresa in Germania, con i Wnadervögel. Questi giovani erano animati da uno spirito antiborghese, che si esprimeva nella vita a contatto con la natura, nel disprezzo del mito del denaro e della felicità materiale, del successo, della vita comoda, oltre che dei valori della liberaldenocrazia. Gli studiosi Wyneken e Geheeb, si interessarono allo studio di questo fenomeno, dando vita ad alcune comunità educative, in cui i loro valori spirituali potessero essere sviluppati. 

Diverso fu invece il movimento scoutistico, che nacque in Gran Bretagna nel primo decennio del '900, per volontà di Powell. Esso aveva come scopo la valorizzazione del tempo libero some tempo utile per l'educazione; qui l'esplorazione e la scoperta, si intrecciavano con il contatto con la natura e l'educazione allo stare in gruppo. 

In questo periodo si svilupparono anche gli sport, in quanto l'adolescenza venne concepita come età particolarmente adatte a forgiare sia il corpo che il carattere. Si crearono così delle società sportive.

DOMANDE PAGINA 10

1. inizialmente si guardava alla giovinezza, come ad un momento di ribellione e di esaltazione all'incoscienza, ma nonostante questo si tentò di svincolarsi da questa mentalità.

2. Hall identificò questo periodo come caratterizzata da contrasti e incomprensioni, ma che non dovevano essere repressi, ma anzi ascoltati.

3. L'esperienza di Wyneken e Geheeb era più istituzionalizzata rispetto a quella di Powell, che portava avanti l'iniziativa di un gruppo autonomo di ragazzi. 

VERSO LA PEDAGOGIA SCIENTIFICA 

Un altro cambiamento importante avvenuto in questo secolo fu l'integrazione delle scienze, come la biologia, nell'educazione, dando vita alle così dette scienze dell'educazione. Il movimento che portò con se l'innovazione, prese il nome di scuola nuova, e in Italia attivismo. 

Questi cambiamenti si tradissero in un maggiore interesse per i fatti empirici dell'educazione, creando delle pratiche didattiche funzionali allo sviluppo mentale dei bambini. attraverso lo studio in laboratorio delle manifestazioni sensoriali e intellettive, anche con situazioni di disabilità, gli studiosi ebbero una più precisa idea di quali fossero i processi dello sviluppo psichico infantile.

Nel 1879, Wilhelm Wundt, fondò a Lipsia il primo laboratorio di psicologia sperimentale, per poi essere seguito da altri paesi. Nacquero in questi luoghi i primi test di intelligenza, grazie a
Binet. Lo scopo di queso strumento era identificare alunni che avessero particolare bisogno di aiuto in determinate materie. Grazie alla collaborazione con Simon, vennero apportati alcuni perfezionamenti al test, fino a raggiungere, grazie allo psicologo tedesco Stern, il test del QI: il calcolo del rapporto tra età mentale ed età cronologica.

Questi studi portarono a definire le differenze tra l'intelligenza adulta e l'intelligenza infantile, che ebbero utili conseguenze sul modo di intendere l'infanzia. Secondo Binet, gli elementi conoscitivi erano gli stessi in entrambe le fasi, e le differenze erano unicamente in ambito quantitativo e qualitativo: nel bambino prevaleva la comprensione di tipo sensoriale, mentre nell'adulto quella di tipo astratto.

L'EDUCAZIONE DEI SOGGETTI DISABILI

Durante questo periodo fu Claperede ad orientarsi particolarmente verso l'educazione dei soggetti disabili, considerati inadatti alla scolarizzazione. Egli rivolse la sua attenzione agli insegnanti, sostenendo che avessero loro per primi, la necessità di apprendere nuove modalità didattiche, idonee a favorire la crescita intellettuale di queste persone. 

DOMANDE PAGINA 6

1. la pedagogia del '900 può definirsi scientifica, poiché subì un processo di integrazione con le scienze, come la biologia.

2. le inizative pedagogiche sperimentali intraprese furono la creazione di laboratori atti allo studio delle età mentali.

3. Secondo Binet, gli elementi conoscitivi erano gli stessi in entrambe le fasi, e le differenze erano unicamente in ambito quantitativo e qualitativo: nel bambino prevaleva la comprensione di tipo sensoriale, mentre nell'adulto quella di tipo astratto.


 PEDAGOGIA

LA NUOVA CONCEZIONE DELLA PEDAGOGIA: IL XX SECOLO

Il XX secolo si aprì con una grande fiducia nei confronti dell'educazione, e con un interesse nel rendere quest'ultima più rispettosa nei confronti delle esigenze infantili. Nel 1902 uscì infatti il saggio della scrittrice svedese Ellen Key, chiamato Il secolo dei fanciulli, in cui si affermava che se l'infanzia fosse stata posta al centro della vita pubblica e privata, l'umanità sarebbe stata resa migliore. Il testo divenne un punto di riferimento per i maggiori pedagogisti del secolo, tra cui la Montessori.


E' importante affermare che nonostante questa fiducia, non tutti i problemi furono risolti: a causa delle guerre, per esempio, morirono molti bambini. Ad ogni modo, non si può ignorare il fatto che vi fu una sempre maggiore attenzione nei confronti della pediatria e della psicologia infantile. A tal proposito, si moltiplicarono le strutture scolastiche, che divennero luoghi appositi e non improvvisati, forniti di materiale adeguato; si vide inoltre formarsi il primo abbozzo disistima scolastico aperto anche ai ceti popolari. Emersero anche nuove figure  professionali che si occupassero dei ragazzi: medici, neuropsichiatri, psicologi, educatori.

La base di questa svolta fu il nuovo modo di intere l'infanzia, che divenne un momento da valorizzare e in cui far crescere le potenzialità infantili; per educare bisognava fare leva sulla qualità naturali del ragazzo. Solo così facendo, si sarebbe potuta raggiungere un'età adulta buona. 

PAGINA 4 DOMANDE

1.  l'infanzia divenne un momento da valorizzare e in cui far crescere le potenzialità infantili.

2. la scuola divenne meno elitaria grazie all'introduzione di un abbozzo di sistema scolastico, che mirava ad ampliare il diritto allo studio.

3.  le nuove figure che andarono a nascere furono medici, neuropsichiatri, psicologi ed educatori.

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